
Questura di Roma – Incapienza del monte ore straordinario emergente del Reparto Volanti. Lettera al Sig. Questore.
Oggetto: Questura di Roma – Incapienza del monte ore straordinario emergente.
Richiesta di intervento presso il Dipartimento della P.S. e contestuale rimodulazione della previsione di spesa in favore del Reparto Volanti.
Egregio Signor Questore,
nel prendere atto che il Dipartimento della P.S., seppur ripetutamente sollecitato a farlo, NON
ha ancora provveduto alla rituale convocazione ex art. 16, c. 5 dell’ANQ per la definizione dei criteri di massima concernenti le modalità di ripartizione del monte ore di lavoro straordinario, riteniamo utile – nel supremo interesse delle articolate esigenze di servizio che gravano sulla questura di Roma nel suo complesso e dei legittimi interessi delle donne e uomini della Polizia di Stato chiamati ad assolverle – uno sforzo congiunto affinché venga adeguatamente valutato il complessivo fabbisogno della questura di Roma.
L’urgenza di tale intervento si rinviene, per quanto riguarda la questura da Lei diretta, negli esiti di un serrato e capillare confronto con i nostri iscritti in servizio presso il Reparto Volanti, che ci hanno esplicitamente segnalato il loro diffuso e giustificato malessere a causa del parziale pagamento delle ore di lavoro straordinario emergente, effettuato a seguito degli interventi conseguenti all’espletamento delle “normali” attività di controllo del territorio.
Al riguardo cipreme sottolineare che, come noto, le prestazioni in argomento, nel caso dei ragazzi” impiegati presso il Reparto Volanti, fanno riferimento alle indispensabili attività di “pronto intervento” che, per la loro stessa natura (arresti, processi per direttissima, fermi, accompagnamenti, identificazione di stranieri ecc.) impongono, non di rado, la protrazione del normale orario di servizio da parte degli operatori intervenuti.
Nonostante la Sua sensibilità verso questo endemico problema, al Reparto Volanti sono attualmente destinate circa 7.000 ore mensili, su un totale di 550 operatori. Ne discende che a ciascuno di loro spetterebbe una media di circa 13 ore di lavoro straordinario emergente al mese. Tenuto conto della mole di lavoro svolto e della delicatezza delle funzioni esercitate per garantire i migliori standard di sicurezza in una metropoli “complicata” come Roma, riteniamo che la dotazione in argomento sia assolutamente insufficiente atteso che, tra l’altro, la media pro-capite si aggira – secondo calcoli necessariamente approssimativi data la qualità “sensibile” dei dati in questione – intorno alle 20 ore cadauno mensili, per un totale di circa 11 mila ore mensili. Tale monte ore, ad avviso delle scriventi Segreterie
provinciali, è da considerarsi la dotazione minima, assolutamente necessaria per fronteggiare le citate esigenze operative di un Reparto di “prossimità” per eccellenza. Confidiamo, pertanto, in un Suo autorevole intervento affinché il Dipartimento della P.S., in sede di ripartizione delle risorse per lavoro straordinario, provveda conseguentemente.
Nell’immediato, tuttavia, riteniamo plausibile anche un Suo autonomo intervento finalizzato a destinare un ulteriore monte ore, pari a 4.000 ore mensili (da aggiungere alle 7.000 ore attuali), che potrebbero essere recuperate attraverso “economie di scala”, ove necessario anche riducendo in maniera impercettibile il monte ore degli altri innumerevoli uffici e reparti della capitale meno gravati da esigenze di “pronto intervento” e, quindi, dall’obbligo di effettuare lavoro straordinario emergente.
In considerazione di quanto precede, siamo certi che Lei saprà ben rappresentare a livello centrale i bisogni e le legittime aspettative dei nostri “ragazzi” del Reparto Volanti per una soluzione strutturale del problema sopra evidenziato e, con tale auspicio, restiamo in attesa di un Suo cortese ed urgente riscontro in ordine alle soluzioni prospettate.