
Numero 112. Criticità. Lettera al Questore di Roma.
Oggetto: 112-numero unico europeo per chiamate di emergenza. Criticità. Richiesta attivazione utenza“parallela” attestata presso la Sala Operativa della Questura di Roma, ad uso esclusivo degli operatori di Polizia.
AL SIGNOR QUESTORE
DELLA PROVINCIA DI R O M A
e, p.c.:
ALLA SEGRETERIA NAZIONALE
FSP POLIZIA DI STATO – già UGL Polizia di Stato – R O M A
Egregio Signor Questore, prendiamo spunto da una nostra analisi condotta sul campo ascoltando i colleghi impegnati nei servizi di controllo del territorio, per manifestarLe la nostra più viva preoccupazione per i notevoli (e talvolta drammatici) ritardi con i quali gli operatori del 112 smistano le chiamate di emergenza alle competenti sale operative e, per quel che ci compete, al 113. L’ultimo episodio, in ordine di tempo, è di qualche giorno fa.
In breve. Un nostro Assistente Capo Coordinatore chiama il 112 e si qualifica compiutamente chiedendo di
essere messo tempestivamente in contatto con la sala operativa del 113 in quanto, a seguito di un diverbio con un
utente della strada, era stato da questi addirittura speronato mentre era al telefono proprio con l’operatore del 112. Le fasi concitate del tentativo di investimento e del conseguente inseguimento, sono state registrate e sono pubbliche.
Ma la cosa grave è che tra la presa in carico da parte del 112 e lo smistamento al 113 sono passati circa 5 minuti.
Un lasso di tempo enorme, durante il quale poteva succedere di tutto, anche la più tragica delle fatalità. E tutto ciò, nonostante fin dalle prime battute il collega si sia qualificato con nome cognome e qualifica ed abbia segnalato l’urgenza dell’ausilio di una nostra Volante (o di una Gazzella dei Carabinieri, aggiungiamo noi). Fatta questa debita premessa, che segnala de facto l’urgenza di interventi correttivi, ci permettiamo di richiamare, seppur sinteticamente, il contenuto essenziale delle norme che hanno imposto il numero unico europeo di emergenza.
Al riguardo è sufficiente rilevare che l’art. 1, comma 2 della “Decisione del Consiglio delle Comunità europee del
29 luglio 1991 (91/396/CEE)” testualmente recita: “2. Il numero unico europeo per chiamate di emergenza viene
introdotto, ove opportuno, parallelamente a ogni altro numero nazionale esistente per tali chiamate.”
Se a ciò aggiungiamo che le direttive europee, in buona sostanza, impongono agli Stati membri solo obblighi di
risultato che lasciano impregiudicata la scelta del “come” quel risultato debba essere raggiunto, ne discende che nulla impedisce che “parallelamente” al 112 sia attiva “un’utenza dedicata”, attestata presso la Sala Operativa della Questura di Roma, ad uso esclusivo degli operatori di Polizia operanti/presenti sul territorio della provincia di Roma.
Al riguardo, tra l’altro, riteniamo ragionevole sostenere che gli operatori di Polizia, forti della loro esperienza e
preparazione, siano perfettamente in grado di decidere se una richiesta di intervento abbia caratteristiche di urgenza tali da richiedere il ricorso all’utenza “dedicata”, attestata presso il 113 o, viceversa, possa essere inoltrata al 112.
In considerazione di quanto sin qui esposto e dell’assenza di qualsivoglia seria controindicazione, confidiamo che
Ella vorrà attivarsi nel senso da noi auspicato, con ogni consentita urgenza.
Restiamo in attesa di un Suo cortese cenno di riscontro e, con l’occasione, Le porgiamo distinti saluti.
La lettera