Lettera al Signor Questore di Roma

Lettera al Signor Questore di Roma

Egregio Signor Questore,
desidero preliminarmente esprimere il mio più sincero apprezzamento per lo straordinario successo del
ciclo di seminari online rivolti ai colleghi di diversi uffici della capitale, impegnati a garantire il “controllo
del territorio” e la sicurezza dei cittadini.
D’altronde l’attenzione costante al tema della formazione continua degli operatori di Polizia da
parte della nostra amministrazione e della Questura di Roma in particolare, parte da lontano; dal progetto
“Scuole Sicure”, realizzato nel lontano 2012, curato e aggiornato in particolare dall’UPGSP della Questura
di Roma.
In particolare l’occasione è propizia per segnalare l’enorme interesse con il quale è stato seguito
l’ultimo webinar – organizzato dall’UPGSP e da talune Direzioni Centrali del Dipartimento della P.S. –
finalizzato a fornire agli operatori di Polizia i suggerimenti per riconoscere i sintomi più evidenti di disturbi
“dello spettro autistico”, con l’ovvio scopo di consentire loro di calibrare al meglio le modalità di intervento
e mettere in pratica tecniche d’intervento appropriate.
Questo “approccio consapevole” da parte degli operatori di Polizia, ovviamente, risulta
indispensabile in presenza di utenti con particolari caratteristiche come la minore età, uno stato emotivo
alterato, una patologia mentale, o altro ancora.
Occorre quindi sviluppare moduli formativi sempre più efficaci per fornire agli operatori gli
strumenti più idonei per favorire l’acquisizione di “informazioni salienti”; codificare il linguaggio non
verbale per tentare di riconoscere le intenzioni della persona che si ha davanti, elaborare linguaggi verbali
in grado di persuadere l’utente ad uniformarsi alle richieste degli operatori, gestire adeguatamente le
proprie emozioni.
Al riguardo, infatti, non v’è dubbio che una formazione specifica, che sappia coniugare “teoria e
pratica” e sia in grado di mettere a fattor comune le diverse conoscenze e competenze, rappresenti uno
strumento indispensabile per chi “opera su strada” e spesso in emergenza.
Da questo punto di vista ci pare evidente che la scelta tecnica dello webinar operata dall’UPGSP si
sia rivelata sicuramente efficace prioritariamente per il risultato conseguito e, nondimeno, in termini di
rapporto “costi/benefici”.
Da non trascurare, poi, il fatto che il webinar consente l’interattività tra docente e discente,
prevede la possibilità di inviare e ricevere informazioni in tempo reale, di registrare gli interventi per
rivederli anche successivamente, nonché di intervenire con domande in chat, creare lavagne virtuali per
prendere appunti e spiegare concetti.

Come noto, inoltre, nel corso del webinar è possibile intervenire in diretta oppure, com’è
preferibile, non interrompere il relatore ma appuntare i propri quesiti nella chat per consentire al relatore
stesso, a fine intervento, di rispondere a ciascuno di essi, magari con l’aiuto di un moderatore della sala
virtuale.
In considerazione di quanto precede, auspico che Ella voglia mettere in campo il massimo sforzo
possibile affinché l’aggiornamento professionale obbligatorio o, più in generale, la formazione continua
dei poliziotti impegnati nel delicato e variegato contesto operativo capitolino, possa continuare a giovarsi
del qualificato apporto dell’UPGSP che, in materia, ha già maturato qualificate esperienze formative e può
contare su personale capace e motivato.
In attesa di un suo cortese cenno di riscontro Le porgo distinti saluti.
Roma, 12 maggio 2021

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