Precaria situazione del locale Commissariato di P.S. “Castro Pretorio”. Lettera al Questore.

Precaria situazione del locale Commissariato di P.S. “Castro Pretorio”. Lettera al Questore.

 

Ill.mo Sig. QUESTORE,

la scrivente FSP POLIZIA DI STATO – già UGL Polizia di Stato – desidera evidenziare la precaria
situazione del locale Commissariato di P.S. “Castro Pretorio” che è fonte di viva preoccupazione per
il personale ivi in servizio per le ragioni di cui diremo a breve.

Le donne e gli uomini del citato Commissariato sono attoniti per “fatti” che accreditano
sempre più il continuo “dicitur” popolare e che vedrebbe l’intero complesso edilizio, ospitante
quegli uffici di Polizia, restituito alla piena disponibilità dei legittimi proprietari della B.N.L..

Secondo alcune indiscrezioni il personale tutto verrebbe conseguentemente accorpato
nella struttura del Commissariato di P.S. “Viminale”.

Tralasciando, per il momento, le problematiche tecnico-logistiche-operative che da siffatto
accorpamento potrebbero derivare, si resta ancor più perplessi allorquando si pensa che il
personale del Commissariato “Castro Pretorio”, a mo’ di pacco postale, confuso e disorientato,
debba essere collocato altrove e costituire un “unicum” con i colleghi di un diverso e distante
ufficio di Polizia.

Collateralmente altre perplessità gravitano su questa ancor poco comprensibile “fusione”,
per cui si fatica a comprendere:

a)- perché nel recente incontro che la S.V. ha avuto coi rappresentanti sindacali, nel
contesto di una più ampia e futura riorganizzazione degli uffici di Polizia della Capitale,
l’accorpamento del Commissariato di P.S. “Castro Pretorio” è stato sottaciuto?

b)- perché si consente alla B.N.L., proprietaria dello stabile concesso in locazione alla
Questura di Roma, di procedere a calcoli tecnici, misurazioni e quant’altro, finalizzati ad una
spedita ristrutturazione, perdurando le molteplici e quotidiane attività di polizia?

c)- perché la Questura di Roma, senza “opporre resistenza” alcuna, consente che la B.N.L.
prosegua l’iter per fine-locazione del Commissariato di P.S. “Castro Pretorio” laddove, invece, per
altri uffici di polizia della Capitale, da anni, attua una concreta e legittima opposizione alle richieste
di restituzione – sempre per fine-locazione – procrastinando “sine die” la data della restituzione?

d)- perché il Commissariato di P.S. “Castro Pretorio”, fisicamente ubicato nel cuore della
Capitale, tra importanti vie del jet-set, famosi hotels, noti Dicasteri e Direzioni sindacali e,
soprattutto, a ridosso della sede dell’Ambasciata degli Stati Uniti d’America in Italia, deve restare
solamente nel cuore e nella mente di tanti Poliziotti, che in quegli uffici hanno vissuto le più varie
esperienze professionali ed umane, non escludendo, altresì, neppure quei tanti cittadini residenti e
tanti turisti che hanno inteso – e tuttora intendono – quegli uffici come luogo di riferimento,
sicurezza e protezione?

Nella convinzione che la S.V. vorrà adoperarsi – nei tempi, modi e forme consentiti dalle
norme che regolano la materia delle locazioni ad uso non abitativo – per impedire il malaugurato
accorpamento ovvero, come detto, procrastinare la fine-locazione o scongiurarla del tutto, lo
scrivente confida di essere ricevuto con ogni consentita urgenza.

In attesa, è gradito porgerLe distinti saluti.

Roma, 10 settembre 2019

La lettera

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